Con la musica per sopravvivere a quarantena, post quarantena, lockdown, “apri tutto”, “chiudi tutto”, fase 1, fase 2, ri-partenza, convivenza, congiunti, ordinanze, contro ordinanze. Abbiamo passato mesi infernali, di paura, incertezza, ansia. Per la prima volta dopo 50anni di attività abbiamo dovuto chiudere l’hotel per due mesi. Il turismo e l’accoglienza sono settori chiave per il nostro paese eppure hanno ricevuto risposte non sempre chiare dalle istituzioni politiche a livello centrale e locale, troppo spesso più impegnate a criticare che a pensare che l’economia è fatta di gente che lavora e vive da generazioni impegnandosi nella propria attività. Dopo un primo momento di smarrimento, abbiamo deciso di andare avanti, di trovare un modo per restare in contatto con la nostra clientela, gli amici, i familiari. Con un format semplice ma che si è rivelato di grande effetto: la musica. Il tutto è nato da un’idea di mio figlio Lorenzo, 15 anni, portata avanti grazie alla buona volontà di mio marito Maurizio e con l’apporto di mia figlia Fabiola, 10 anni.
Albert Einstein, il grande fisico della teoria della relatività, una delle menti più brillanti di tutti i tempi, uno degli uomini che ha cambiato il nostro mondo ha detto: la creatività è l’intelligenza che si diverte.
Non solo. “La creatività è contagiosa. Trasmettila!”
Quello che una musica può fare
La bellissima malattia da cui ci siamo fatti contagiare è stata la musica. Ogni sera per due mesi, alle 21, per una mezz’ora circa, abbiamo aperto le finestre dell’hotel – che si trova in una zona centrale dell’area urbana di Rossano, nel comune di Corigliano Rossano – acceso le luci e diffuso note dalle casse. Musica in cui tutti potessero riconoscersi, ritrovarsi, sentirsi insieme anche a distanza, grazie alle dirette su fb si sono create interconnessioni, si è tenuto insieme persone, cuori, facendo dimenticare per pochi minuti almeno, l’ansia e la paura.
Abbiamo capito che non sempre serve un budget enorme o idee mirabolanti, basta una scintilla e poi l’abnegazione, la costanza, la voglia di fare. Basterà? Non basterà? Non lo sappiamo, il percorso è ancora lungo o meglio è solo all’inizio. Quello che sappiamo è che gli operatori del settore turistico stanno dimostrando una forte volontà nel voler riprendere il lavoro che per noi è vita.
Riapertura e nuove offerte
Da lunedì 18 maggio abbiamo riaperto, dopo aver sanificato, creato percorsi in entrata e uscita nella hall. Ora stiamo predisponendo una serie di offerte a tema esperienziale. Dalle colazioni all’alba sulla spiaggia, al pranzo nell’oliveto. Il famoso turismo di vicinanza o prossimità. Ci auguriamo che possa funzionare, che qualcosa si muova. Che i turisti arrivino.